Il gatto della signora
Cettj
Omaggio
alla signora Cettj Nardozzi
Il gatto, si sa, è un
animale curioso:
ladro, indipendente, pieno
di malizia.
Occhi da prendere in giro, un modo di fare misterioso
ed un grande screanzato sui
tetti, per la giustizia,
ma che a volte poi si
affeziona :
alla casa, ai cuscini e
alla padrona.
Maragnao, è dunque quel
bel gattone
e personaggio famoso di
questa storia
che ora vi racconterò.
Proprio un campione
da non dimenticare, da
ricordare,
perché è un birichino più veloce
di un topo
ma sempre pronto a far
ammattire.
Curioso com’era e sempre sul
chi va là,
un giorno un
po’ caotico,
dopo un gran salto,
e via come
un fulmine,
Maragnao
improvvisamente si nascose
e non ci
furono più nè santi
nè signori:
non c’era
più e fu
cercato per delle ore.
Allora, cerca e guarda
sopra e sotto,
nei cassetti, dietro le
poltrone e in alto,
perché
ci metteva poco
a salire con un salto
e a nascondersi sotto i
letti, che fantasia,
o nell’armadio della
biancheria.
Ma la
domestica, non
abituata
a
tutto quel gran baccano e confusione,
decisa a trovarlo,
sgridarlo,
che in questo
frangente era
proprio il caso,
si ricordò
all’improvviso: Accidenti, è vero!
Vuoi vedere che è finito nella ghiacciaia?
Col passa parola, allora la
famiglia
andò a vedere che cosa fosse successo
e fu con grande
meraviglia
che
videro, aperto lo
sportello, la cosa orrenda …
Il povero Maragnao
che, ma che
peccato,
nel frigorifero si era
congelato.
Fu,
forse, il pacco col vitello
oppure il sacchetto di
plastica col pesce
con tutti quei
profumi,
che poi bel bello
combinarono quel
grande successo
di conciare per le feste il
nostro amico,
che si era congelato anche
le vibrisse.
Poi,
a furia di caldo e massaggi,
di ‘’whisky ‘’ di quello buono preso a gocce,
tornato alla vita dopo
quel viaggio
che poteva essere l’ultimo,
poverino,
Maragnao, ritornato vispo e
ritto in piedi,
andò
a dormire, mogio, mogio, sopra un tappeto.