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Testo originale | Traduzione | |
Gloria al Pader
Gloria al Pader
Angiol del Signor
Angiol del Signor
Pader nòster
Pader nòster
Perdonna i nòster debit
Ave Maria
Ave Maria
Santa Maria
Requiem aeternam
Dagh a lor, Signor, la toa pâs |
Preghiere
Gloria
al Padre Gloria
al padre al
Figlio allo
Spirito Santo come
è stato nei tempi e
adesso e sempre sarà in
tutti i secoli che verranno e
che ritorneranno. Così
sia.
Angelo
del Signore Angelo
del Signore che
sei il mio custode guidami,
proteggimi e sostienimi e
stammi vicino perché
ti sono stato dato dall’amore
del Signore Così
sia. Padre
nostro Padre
nostro che
di casa abiti in cielo e
che frequentemente parliamo di Te per
santificare il Tuo nome, quando
arriva quell’ora famosa veniamo
da Te.
sia
sempre fatta tanto
in cielo come in terra e
se tu lo credi dacci il pane che ci occorre..
come
noi dobbiamo perdonarli ai
nostri debitori. Tienimi
lontano dalle
tentazioni del mondo e
salvami dalla cattiveria della gente Così
sia.
Ave
Maria Ave
Maria speranza
delle grazie più grandi perché
il Signore è con te. Tu
sei la benedetta fra tutte le donne e
benedetto il figlio che Ti è nato: il Tuo Gesù. Santa
Maria madre
del Signore, prega
per noi peccatori adesso
e quando verrà
quel momento di
poter essre con Te Così
sia.
Requiem aeternam Dona
a loro, Signore, la tua pace perché
sempre luccichi la luce nell’eterno
vivere dell’amore Così
sia. |
Commento
Queste preghiere sono state tradotte dal "poetta de Porta Magenta", Attilio Boggiali (el "nònno Billo" di tanti bambini) perché venissero musicate da Don Stefano Varnavà che opera nella parrocchia S. Francesco d'Assisi al Fopponino, a Milano e che è "un noto compositore di musica religiosa e di scena, docente di animazione per la catechesi ed il tempo libero, direttore di vari gruppi musicali: "I Gruppi musicali", "Le Voci", "I Mai Pront" e "St. Francis' Voices", direttore della "Schola Cantorum" a tre voci dispari, della parrocchia S. Francesco d'Assisi al Fopponino e insegnante di religione e di animazione musicale".
Una curiosita
Ecco una versione del Padre nostro come lo si recitava a Milano nella metà del sec. XIX (Heger 1967):
Pader noster che te
see in ciel,
che sia santificaa
el tò nòmm,
che vegna el tò
regno,
che sia pur faa
quell che te voeut tì,
tant in ciel, come
in tera.
Dann incoeu el
noster pan tant de stà in pee.
E perdonem i nòster
debit,
istess come nun ghe
perdonem a quij tai, che ne dev quajcoss.
E metten minga in
brusa de fà peccaa.
Ma tegnen a la larga
del maa.
Amen
Invia i tò penser, i tò emozion (anca in italian o ne la lengua che te par)