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Testo originale | Traduzione letterale | |
In maschera
Doman l'è sabet grass:
E...me vestissi come?
E allora...de Arlecchin?
Fòrsi la palandranna
Mei 'l Pierròt lunatich,
Ma nò...ma nò!
Vestiss de Porcinella?
Basta! Hoo decis: anca sto carneval |
In maschera
Domani è sabato grasso: domani mi metto in maschera! “Come? Tu, vecchio?... Ti derideranno …” Tu non seccare, coscienza, SEMEL IN ANNO…(una volta all'anno è lecito impazzire) Sarà quel che sarà!
E… come mi vesto? Da Pantalone? No…no! Questa maschera famosa io dovrei portarla per tutto l’anno perché sono uno dei pochi che paga e …tace.
E allora… da Arlecchino? Non è un vestito per me ma per chi, secondo l’umore, cambia di colore….
Forse la palandrana del dottor Balanzone? Non mi va bene: ci vuole un bel vocione e poi la faccia tosta classica per sapere imbonire di parole a sproposito che sappiano incantare.
Meglio il Pierrot lunatico, romantico e simpatico, che sospira alla luna con tanta nostalgia….
Ma no … ma no! Questa è poesia: roba che al giorno d’oggi si vuole gettare via.
Vestirsi da Pulcinella? È troppo meridionale…. Rugantino? È un tipo prepotente che non mi piace per niente!
Basta! Ho deciso anche questo carnevale vado in giro con la mia faccia naturale. In questo mondo di pagliacci è l’unica maniera per vivere, in incognito, la tua vita vera! |
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