Ciaravall (Ferdinando Cesare Farra)
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Testo originale | Traduzione letterale | |
Ciaravall
Milan l'è ai spall ormai... Dov'hinn i cruzzi |
Chiaravalle (Celebre
Abbazia cistercense fondata nel secolo XII) e i fastidi del mondo e il
frastuono? Tutto attorno il tripudio di
un bel giorno di primavera! E vado da
Vaiano Valle tra lo smeraldo dei prati,
tra fossati d'argento con sopra il capo un cielo
tutto pieno di luce... Ecco... davanti a me,
compare tra le piante il miracolo grandioso di
Chiaravalle. Tutta rossa di cotto, ecco
la chiesa! Si innalza diritta sopra il
verde dei prati; il campanile, con le
colonnette tutte bianche, ha per sfondo un cielo lustro,
lucente... Quanto silenzio e quanta
vera pace! Posso sognare...! Bernardo
con i suoi frati nelle campagne deserte di
Rovegnano... La chiesa tutta nuova, le
sue cellette, il salmodiare che sale sino
al cielo... E poi i Torriani che cercano
qui la pace dopo l'orrore delle guerre;
e poi i pittori che ti hanno dipinto sulle
navate, sul presbiterio un arabesco di colori
meravigliosi...! Passano, o chiesa, ancora i
tuoi grandi morti sotto le tue volte e sotto
le volte del cielo...! Possa anch'io, al fine della
mia vita, qui, fra le tue mura, venire
per spegnere il lume, accanto al tuo Pagano e a
Guglielmina! E, prima del tramonto, possa
pensare per un attimo ancora a
questo sorriso, a tutti i colori che ti
fanno bella o chiesa dei miei vecchi, o
Chiaravalle! Possa illudermi che la tua
pace sia il riflesso di quella
che il Signore un giorno mi darà, dopo
questo viaggio... Possa l'anima mia, beatamente tra il canto dei tuoi frati
e fumi d'incenso arrivare dalla tua pace al
Paradiso! |
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