NOTE PER LA GRAFIA E LA FONETICA
(presa dal Sito dell'amico Angelo Martinelli)
"Per questa piacevole fatica abbiamo usato la tradizionale grafia dei nostri grandi poeti: Maggi, Porta, Tessa.
rispettando comunque lo scritto originale di tanti Autori che ad essa non sempre si sono adeguati.
Ecco comunque qualche regola fonetica:
O Se non accentata si legge U italiana (Per ovvi motivi le poesie di Autori del passato riportano la "o" senza l'accento)
Ò Se accentata resta normale. Es fòss, balòss, gnòcch
U Si legge generalmente come la U francese e come la Ü tedesca. Si pronuncia all'italiana quando è preceduta dalle consonanti G o Q e seguita da altra vocale. Es. quader, guerra, quarantòtt, quest, quell.
OEU Ha il suono francese EU o del tedesco Ö. |
Z Anticamente la si pronunciava come tuttora viene pronunciata nel comasco e nel Canton Ticino, ma oggi viene letta come una S quasi dolce. Es. zuccher, zappa, zucca, ziffol.
V Quando troverete questa consonante tra due vocali dovrete ignorarla. Es. tavol (taol).
S'C Vanno scissi i due suoni. Es. s'ciòpp, s'cioppà.
S'G Vanno scissi i due suoni. Es. s'giaffa" |