Notte matrigna
Nemica è la notte dei miei pensieri
pesanti come nuvole cariche di tormenta.
E
rodono i dubbi la mia pace;
ridono le mie paure come baldracche rannicchiate
nel
buio che mi copre di freddo
come sotto un sudario.
E
la civetta è l’accompagnamento
dei
miei lamenti malinconici e silenziosi.
Perché si vive, Signore, perché si muore?
Per
chi? Per coloro che c’erano o ci saranno? …
Volano i pipistrelli dai sottotetti
in
queste notti matrigne. |