Una
vita
Ti
aspettavo dietro le imposte,
con
i miei diciotto anni che trepidavano,
faville
di desideri che bruciavano
e
ansia di sentire ancora le tue bugie.
Ti
aspettavo, fiori bianchi nelle mie mani,
la
treccia in una nuvola di velo,
promesse
solenni giurate davanti al cielo,
campane
e sole e voglia del domani …
Ti
aspettavo, ti donavo il mio respiro
tenero
cuore custodito in un fagottino
che
portavo sotto la mia pelle,
con
la mia tenerezza e i miei sospiri …
Ti
aspettavo, in mezzo a questo tormento
ed
eri lontano a combattere …
dormi,
forse, in una trincea
come
un cencio dimenticato dal vento.
Aspetto,
bell’Angelo del Signore
che
mi porti in un Paradiso’
fuori
da questa fuliggine, da questo grigiore,
per
deporre il cesto del dolore.