Nòtt sognorenta (Pino Mazzola)
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Testo originale | Traduzione letterale | |
Nòtt sognorenta
De nott, |
Notte sonnolenta
Di notte, quando la città s’addormenta, vado in giro a portare a passeggio i miei pensieri in compagnia del suono dei miei passi. Per le strade silenziose, portate dal vento, mi frugano nei panni, adagio, le ore, con i rintocchi lontani di un campanile che lascia intorno un’armonia di musica che tace in un silenzio eterno, senza fine! Solo nella notte si sente il tempo che batte sulla campana l’ora bruciata che mi corre innanzi, pronta a portarmi via nel niente che tutto circonda! Giro per i viali con la visione di un mondo addormentato, pieno di giganti senz’anima ne fede, e mi sembra di vedere tra il chiaro e lo scuro, sogni di miseria della povera gente passata quasi di frodo vicino ai muri, in cerca di speranza nel domani, mentre svolazzano prepotenti i sogni dei ricchi …; Sulla piuma o sul crine lotta di classe anche sul soffice d’un materasso! Nella notte sonnolenta sento come un richiamo dell’infinito … Solitudine, in un mondo tormentato dove la morte, ghignando, non perdona, mi sembri la sola vera pace, ed i grandi palazzi di pietra e di cemento con i riflessi di luna nei cristalli mi sembrano colombari dove la gente soffoca nella fretta le proprie virtù, e giorno per giorno, quasi senza saperlo, ci muore dentro un pochino di più! |
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