Un’ombra
… un bambino
Mattina
grigia, fredda, mesta,
-
nulla che vada bene e nulla che vada dritto:
questa
notte, un sogno, che dentro tormenta,
di
un’ombra ferma là presso un lampione acceso
Il
primo pensiero: passarle davanti velocemente
per
togliermi dal buio della contrada,
da
quel coraggio di un tradimento a scelta:
nel
buio l’ombra partorisce il suo pensiero!
L’ombra
prende corpo…(corpo allo spavento),
la
guardo mentre dietro è la paura:
dura
la fronte, occhi incatramati dai vizi
ed
un piccolo pastrano a metà con la figura ….
Campassi
cent’anni… mai potrò spegnere
la
mia paura davanti ad un delinquente
e
rassegnarmi … in fondo, è un disperato…
è
la sfortuna che scava nella sua mente …
Una
lama la voce che mi minaccia
e
a dargli tutto quello che ho è proprio poco,
ma
il buio che gli serve per nascondere il volto
mi
da il coraggio di dire: ‘’ … vai a pezzi…’’
‘’Ti
ho conosciuto, sono ancora le stesse astuzie
anche
se ora stringi il mio portafogli,
che
ti servivano per toglierti i capricci
da
bambino, quando noi si continuava a difenderti.
Hai
sempre trovato la possibilità di scantonare,
fin
che noi lo abbiamo permesso,
guardiamoci
bene in faccia (ed anche dentro):
in
questo mondo rovesciato, siamo entrambi colpevoli.