Ottobre del primo novecento
traduzione dell'Autore
Ottobre, ci
sono i tuoi indizi.
I brividi nel venticello...
per l'aria la nebbiolina...
in strada le prime castagne...
La trottola s'aggira: cicch... ciacch
scagliata dalla frustata,
finché si rovescia
stanca
in mezzo al selciato...
Dei fanciulli, sul sagrato
giocano a mazzascudo,
salta alla più bella
la lippa senza fiato...
e urlano, questi bambini:
«Primato... lascia il
bastone!
E' fuori! Smettila!
Polenta! Polentone! »
Non possono rassegnarsi,
domani ricomincia la scuola!
E l'ultimo pipistrello,
prima di andare in letargo,
ancora dà spettacolo
intorno al campanile...
Cominciano ad arrugginire
le foglie del mio giardino...
Guizza la cinciamora
in mezzo ai rami del pino...
matura il giuggiolo
ed è pronto da scrollare.
Zirlano nella bressanella
gli zimbelli da richiamo
per far cadere nella rete
tordi e fringuelli in quantità.
Sta per muoversi il passo
di un profluvio di uccelli...
a nugoli gli storni
cominciano a riunirsi...
Tornano così al loro posto
davanti agli alari
lo spiedo col
girarrosto
su le braci del
camino.