|
||
Testo originale | Traduzione letterale | |
Primavera Quand che guarda Primavera Cont el coeur tutt pien de
mel: Hoo finii de patì el frecc, Senti el sangu sgelà in di ven che in inverno infagottaa Oeucc che brilla, svelt el pass, E in l'aria
remondina Primavera, primavera, Là in del parch, torna i veggitt coi vestii a color cald, Primavera benedetta, Aria, sol, germoeuj che nass, |
Primavera Quando guardo con gli occhi pieni d’allegria, sento l’anima leggera e lo sconforto io caccio via. Col cuore pieno di miele: vedo i prati riempirsi di fiori e l’allodola nel cielo canta le glorie del Signore. Ho finito di soffrire il freddo, di sfregarmi per i geloni, di mettere lo scaldino nel letto, di darmi da fare per il carbone. Sento il sangue sgelare nelle vene e slegarsi le gambe e le braccia, mentre dritto sopra le reni non sembro più quel povero straccio che nell’inverno infagottato col naso gocciolante e rosso sembrava destinato a morire d’un colpo di tosse. Occhi che brillano, passo veloce, stomaco largo, testa in alto, sento le forze tornare a rinascere sotto il tepore del sole. E nell’aria cristallina tutta d’oro ben rivestita sopra il Duomo sembra proprio sorridere. Primavera, primavera, già Aprile chiama Maggio, la neve e la nebbia non mettono più paura al corpo. Là nel parco, tornano i vecchietti a sedersi sulla panchina, balie e mamme e piccolini, agitano in carrozzina, coi vestiti a colori caldi, sembrano fiori viventi smaltati sopra i bei tappeti smeraldo che hanno coperto di nuovo i prati Primavera benedetta, il bello torna tutto per te; le tue lodi tutti i poeti hanno portato fin sopra le stelle. Aria, sole, germogli che nascono, sangue che bolle, allegria, amore, rondinelle in alto ed in basso, sinfonia di colori! |
Commento
Invia
i tò penser, i tò emozion (anca in italian o ne la lengua che te par)