Nasce nel 1889. Alla Musa milanese il Garavaglia ha dedicato alcuni volumi quali: El berett incantaa
(Arti Grafiche Evario Milli, Milano 1943),
Ritaj de temp (Arti Grafiche F. Medaglia, Milano 1955), Stemm su allegher (Ed.
Gastaldi Milano 1963), ecc.
In un dialetto che egli parla ed usa con sicurezza (nč ignora il gergo milanese e lombardo, continuando una
tradizione giā viva ai tempi della commedia dell'arte e nello stesso Settecento, come, ad esempio,
in Carlo Antonio Tanzi) il Garavaglia ha svolto una moltiplicitā di temi, tratti e dalla viva osservazione della
realtā circostante e dalla sua stessa preparazione umanistica. Vicino a temi presentati con un'arguzia e vivacitā,
che ricordano il Balestrieri, il Bossi, il Raiberti (taluni male nascondono, invero, una visione alquanto scettica
del mondo), altri mostrano un alto senso morale della vita e un profondo senso umano. Essenziale ed efficace riesce
nelle descrizioni d'ambienti (come ad esempio: In contrada veggia ).
In qualche poesie, come in El funeral de Soa Eccellenza, non manca, cosė nell'impostazione del fatti come nel
dialogo, la eco del modello portiano.
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Contrada veggia
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