Se apro la finestra,
quella che guarda in strada,
non vedo l'infinito, vedo una casa,
quella che c'è di là,
con tutte le sue finestre e i suoi balconi
che dentro hanno la gente
che si muove, che vive...
Di sotto, che fanno cornice al marciapiede,
ci sono alcuni negozi: un bar, un tabaccaio
e c'è persino una banca ...
Durante il giorno la gente va e viene
di fretta o a passo normale,
secondo me le conviene!
Così, io, per vedere un po' di natura
debbo guardare in alto,
sopra le tegole del tetto,
nello scampolo di cielo alla mia portata
e ciò che vedo è ben poco però
ha la sua importanza ...
celeste quando c'è sereno,
grigio se ci sono nuvole e piove,
di rosso qualche riflesso
che a volte riflette qualche vetrata
nei tramonti d’estate ...
questi son tutti i colori
che mi passa il convento in casa mia
e dipingono le mie ore ...
Una casa di città e una finestra
che mi regalano poco,
ma mi accontento perché dopo tutto
ho sempre una mente e in fondo la mia
mi fa lavorare di fantasia ...!