Commento
Il poeta ricorda il "luogo di delizie" in fondo all'alzaia del Naviglio Grande che è appunto el Ronchett di Rann, la vecchia Osteria alla cui tavola "non s'invecchia", dice lui nel suo libro Vecchie Osterie milanesi.
In questa osteria, all'aperto, mentre si attende di poter mangiare, si può fare anche una partitina a bocce, ma al richiamo della cena pronta, tutto viene riposto, si va a tavola e, (scrive ancora il Medici) quando le stelle brillano in cielo la barca del traghetto ha compiuto l'ultimo viaggio e si rientra nella città addormentata.
"stracch e sporch tucc attacch, bòcc e ballin,
come on bèll rosc de pui al fenil...
e se insògnen di gioeugh de la giornada
di bei corsett, di rìgol, di basin,
e di parabol grev de la boggiada."
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