El mazz de scopa (Marco Candiani)           

 

Testo originale Traduzione letterale 

El mazz de scopa

 

Dondaven i lampioni

che in la rizzada lustra

               se speggiaven.

Tronava de lontan...

               .. .frecass de gelosij.

Dedree d'ona finestra

               on poo panada

sbirciavi on tòcch de ciel

che sora i tecc

el diventava negher.

Bagaj sorapenser,

saraa de dent in d'ona stanza scura

mes'ciavi, pien de loeuj e in depermì,

on mazz de cart de scopa.

E inscì,

come se fà di vòlt senza savè,

hoo miss i cart in fila,

               ben quarciaa,

per famm cuntà el destin

che me spettava.

Al ciar d'ona lusnada, pròpi in quella,

hoo vist la prima carta desquattada...

               ...hoo vist, che l'era bianca!

Seconda, terza, quarta,

               tucc quaranta...

ne picch, ne fior, ne quader,

               nanca on coeur.

Cart bianch!

Senza color!

El pioeuv anca stasera... me tiri sòtt 'na gronda,

               me scorlissi.

Denanz gh'hoo 'na cà veggia

e sù per ari,

dedree d'ona finestra on poo panada,

me par de vedè on fioeu sorapenser

ch'el varda on ciel che ormai...

...l'è pròpi negher.

Stralusc in de la mentI

Incoeu foo quarant'ann.

               se gira l'anta.

Quaranta, come i cart,

               precis 'me l'òr.

Cart bianch,

               senza color.

Cart bianch,

               con sù nagòtt.

Il mazzo da scopa

 

Ondeggiavano i fanali

che sopra l'acciottolato lucido

               si specchiavano.

Tuonava lontano...

               ...rumore di persiane.

Dietro una finestra

               un poco appannata

sbirciavo un pezzo di cielo

che sopra i tetti

diventava nero.

Ragazzo pensieroso

chiuso dentro una stanza scura

mischiavo, annoiato e solo,

un mazzo di carte da scopa.

E cosi,

come si fà alle volte senza sapere,

ho messo le carte in fila,

               ben coperte,

per farmi raccontare il destino

che mi attendeva.

Al chiarore di un lampo, proprio in quella,

ho visto la prima carta scoperta...

               ...ho visto, che era bianca!

Seconda, terza, quarta,

               tutte e quaranta...

né picche, né fiori, né quadri,

               neppure un cuori.

Carte bianche!

                Senza colori!

Piove anche questa sera... mi riparo sotto una grondaia,

               mi scuoto

Dinanzi ho una vecchia casa

e su in alto,

dietro una finestra un po' appannata,

mi sembra di vedere un ragazzo soprapensiero

che osserva un cielo che ormai...

...è proprio nero.

Un lampo nella mente!

Oggi faccio quarant'anni,

               si gira l'anta

Quaranta, come le carte

               precisi come l'oro.

Carte bianche,

               senza colore.

Carte bianche

               con nulla sopra.

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