Mè mader (Marco Candiani)          

 

Testo originale Traduzione letterale 

Mè mader

 

Mè mader dent per dent la barbottava

che mì seri patii, che seri smòrt.

Mè mader dent per dent la me diseva:

                     " ... te gh'hee ona brutta cera...

                           te tiret tard la sera..."

Mè mader la rognava, la vosava.

Mè mader, se tossivi, la pativa...

...mè mader... la stuffiva.

Adess la rògna pù, la tas, la vosa pù.

La tas, la parla pù e mì la inzighi...

Ghe disi che son smòrt,

che gh'hoo 'na brutta cera

perchè foo tard la sera.

Ma lee la tas... la tas

                        e mì... la ciami.

Mia madre

 

Mia madre di tanto in tanto borbottava

che io ero smunto, ero pallido.

Mia madre di tanto in tanto mi diceva:

                "...hai una brutta cera...

                    fai troppo tardi la sera...

Mia madre era noiosa, gridava...

Mia madre, se tossivo, soffriva.

...mia madre... stufava

Ora non annoia più, tace, non grida piu.

Tace non parla più ed io la provoco...

Le dico che sono pallido,

che ho una brutta cera

perché faccio tardi la sera

Ma lei tace... tace

                        ed io... la invoco.

Commento

 

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