SE puoi veder distrutta l'opera di tua vita
e senza dire un motto ricominciare ancora,
o perdere di colpo l'ultima tua partita
senza un gesto o sospiro per quello che ti accora;
SE puoi essere amante e non cieco in passione,
forte senz'esser mai privo di tenerezza,
e, sentendoti odiato, non avere avversione,
ma lottare per giungere a piena sicurezza;
SE tu puoi sopportare di sapere i tuoi detti
svisati dai malvagi per eccitar gli stolti
e sentirli mentire su te da maledetti
senza mentir tu stesso d'un detto in faccia ai molti;
SE tu puoi restar degno essendo popolare,
SE puoi restar del popolo consigliando dei Re
e SE puoi tutti a un tempo quali fratelli amare
senza che d'essi alcuno sia un tutto per te:
SE tu sai meditare, osservare e conoscere senza
mai divenire scettico o distruttore,
sognar, ma senza mai schiavo del sogno essere,
pensar senza mai essere soltanto un pensatore;
SE puoi essere deciso senza montare in rabbia
ed esser coraggioso ma non mai imprudente,
SE sai essere buono e che saggezza abbia
senz'esser moralista gretto e poco veggente;
SE puoi veder Trionfo dopo veder Disfatta
ed ambo i mentitori accogliere ugualmente,
SE puoi serbar coraggio e mente sempre intatta
quando tutti lì perdono e troppo facilmente;
allora i Re, gli Dei e Fortuna e Vittoria
saranno ad ogni istante sommessi schiavi tuoi
e, ciò che vale meglio dei Re e della Gloria,
sarai, mio figlio, tu un vero UOM tra noi.