Fabio Varese
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Profilo biografico | Opere | |
"Par amor sò Fabi Vares l'ha scritt i soeu rimm milanes, che se ben pienn de porcarij in del sò gener hin di bij (belle)
Nasce a Varese (?)* fra il 1570 e il 1575 da famiglia sufficientemente agiata, ultimo figlio dopo tre sorelle; a 25 anni avrà una figlia, Clara Lucia; Clara era stato anche il nome di sua madre. Ma residente sempre a Milano, dove è vissuto e ha lavorato. La sua abitazione milanese - nota e dal poeta non amata - è descritta nella sua lirica L'autore descrive la propria abitazione che riportiamo in "opere" e si trovava nella zona di S. Stefano, vicino al Verziere e al Duomo.
Poco si sa di lui, umanamente parlando, ma certamente il personaggio è stimato come "precoce e colto poeta "maledetto", musico (fu maestro di Cappella in S.Gottardo), e "promessa di spicco della cultura milanese" - secondo alcuni suoi biografi - per Il suo estro satirico, espressivo, genuino e spontaneo e lo stile sempre più di alto livello, filone poetico seguito dai poeti successivi e che vedrà il suo massimo splendore con Carlo Porta-
Una particolarità dei suoi sonetti, che spesso immagina gli vengano rivolti da altri, sono le "Risposte" che fa seguire e nelle quali accusa se stesso di essere un piagnone.
La sua poesia di critica violenta, dissacrante, non è rivolta ai Signori, ma ai propri simili, nei quali, denunciando la forte e continua decadenza, spera poter suscitare un senso di autocritica.
Nel 1590 resta in prigione per un mese perchè il regime spagnolo lo aveva sospettato di congiurare con i francesi.
Muore nel 1630, anno della peste, proprio di febbre da peste.
* Così si deduce dal suo stesso dire "Mì, pover Zinibrus (cervello bruciato), nassù in Vares"
Opere Pubblica già a 20 anni Canzonette a tre (stampate a Milano nel 1592) Le sue Canzoni e i suoi Sonetti (belli e arguti e caudati"), quelli ritrovati, verranno successivamente raccolti e fascicolati.
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