Edoardo Gelatti
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Profilo biografico | Opere | |
Nasce nel 1894. A tutto il 1966 l'Autore non aveva ancora edito nessun volume di versi (non so però il seguito), pur avendo pubblicato in periodici e riviste alcune sue poesie.
«Dotato di schietta sensibilità, egli canta le bellezze della
Natura e gli affetti familiari in modo piano e semplice, ma sincero, non
rifuggendo da opportune allusioni morali e dall' espressione di un vivo
sentimento religioso» (da «Il Parnaso dialettale milanese contemporaneo» di
F.C.F. Edikon. Milano. 1966, pag. 127). . . . . . . . . . . . . . . . "L'attività poetica del Gelatti è andata sempre più incrementandosi. Parecchi premi e segnalazioni ne hanno coronato l'alacre attività. Dizioni di sue liriche sono avvenute in vari circoli culturali milanesi e alla stessa R.A.I., ad opera di noti attori, come - ad esempio - Fausto Tommei e Piero Mazzarella.
E - in conseguenza, appunto, di tale incremento - più ampio appare oggi il quadro della sua poesia e, conseguentemente, più agevole il giudizio. Varia l'ispirazione per lo più di carattere sanamente realistico; e - proprio per tale orientamento del suo canto - sono piaciuti (e sono stati premiati) versi in cui la materia, pur abilmente ed intelligentemente trattata, mirava a suscitare consensi con un «humour» forse un po' troppo facile e popolaresco (è il caso di « Araldica» e di « El pures »). Più convincenti ci sembrano le liriche dove, partendo dall' osservazione della realtà, il poeta sa innalzarsi al di sopra di essa, alla conquista di un suo equilibrio interiore (in altre parole, di un suo saggio ideale di vita), orazianamente fondato sulla serena rassegnazione e su di un arguto buonsenso." (Ferdinando Cesare Farra 1976)
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