Armando Brocchieri
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Così ce lo descrive Pina De Marchi nel 1999: "El poetta di Navili - Personaggio tipico, alto, portamento fiero, padrone della scena, voce calda ed accattivante.
Magnetizza il pubblico con i suoi racconti, i suoi personaggi, le poesie, i canti, quasi nenie, che ci riportano alla
Milano inizio secolo. Una Milano in crescita, che vuole stare al passo col progresso e col processo industriale e lo fa
sulle spalle della povera gente, che ha lasciato la miseria della campagna per vivere la miseria della città.
Gente dai mille mestieri, che si identifica coi soprannomi, ma che ha un cuore grande e come unico divertimento la
"ciocca" del sabato sera che scioglie i dispiaceri nel canto corale.
Ed è proprio di questa gente che Brocchieri ci parla, di "Donna Regina e la sua osteria" con il suo campionario di
clienti, di "Donna Adele" e le "sante" dei "gamber del Sassee". El Sassee, me lo ricordo anch'io; c'era una grande ansa,
proprio dove adesso c'è la Stazione Romolo del metrò, e ci venivano i barboni a lavare i panni e a stenderli ad
asciugare sui cespugli di biancospino. Scritti sull'Autore |
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