Armando Brocchieri

 

Profilo biografico Opere
 

Così ce lo descrive Pina De Marchi nel 1999:

"El poetta di Navili - Personaggio tipico, alto, portamento fiero, padrone della scena, voce calda ed accattivante. Magnetizza il pubblico con i suoi racconti, i suoi personaggi, le poesie, i canti, quasi nenie, che ci riportano alla Milano inizio secolo. Una Milano in crescita, che vuole stare al passo col progresso e col processo industriale e lo fa sulle spalle della povera gente, che ha lasciato la miseria della campagna per vivere la miseria della città. Gente dai mille mestieri, che si identifica coi soprannomi, ma che ha un cuore grande e come unico divertimento la "ciocca" del sabato sera che scioglie i dispiaceri nel canto corale. Ed è proprio di questa gente che Brocchieri ci parla, di "Donna Regina e la sua osteria" con il suo campionario di clienti, di "Donna Adele" e le "sante" dei "gamber del Sassee". El Sassee, me lo ricordo anch'io; c'era una grande ansa, proprio dove adesso c'è la Stazione Romolo del metrò, e ci venivano i barboni a lavare i panni e a stenderli ad asciugare sui cespugli di biancospino.

Brocchieri racconta, con pudore quasi rassegnato; i suoi personaggi hanno corpo e voce: "On a vos/doo vos/des vos/un coro/ per tirà arent el sogn/.
Una memoria che continua nei numerosi libri che Brocchieri ha scritto tra i quali: Navili grand, ona scorlida - Mì, la Riva e la mia gent - Trenta bocconitt de Milan - Navili grand, l'ultima canzon - e la succitata:  Donna Regina e la sua osteria. Nel 1977 pubblica "La storia de Milan" in versi, per i tipi della Rizzolino, con illustrazioni del Cottino.
Testimonianze di una Milano scomparsa, ma ancora viva nel cuore di chi sulla "Riva" è cresciuto. Il dialetto è quello schietto dei nostri vecchi, che è un piacere sentirlo."

Scritti sull'Autore

 

POEMETTI

 

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ALTRE LIRICHE
Acquarel
Duu de november
La Magolfa
La Messa prima
La fin de la Ballada
Procession
Ratavola
Soree
Stanga e Balanzin